Buon 2011, con le protezioni laterali

L’anno nuovo è cominciato ed ho appena ricevuto i dati statistici relativi allaconsultazione di questo blog riferiti al 2010: 34.000 visitatori. Accidenti, grazie! Proprio non me l’aspettavo e ne sono sbalordito. Per essere, la mia, un’iniziativa nata quasi per gioco e diventata una realtà cui fatico (devo ammettere) a star dietro per via degli impegni professionali che mi lasciano poco tempo, ha ottenuto un riscontro dieci, venti, cento volte superiore a quanto mi ero immaginato.

Una sorpresa particolare e particolarmente gradita mi è giunta dagli USA da cui si collega una grande fetta dei miei “lettori” sicuramente immigrati di prima o di seconda o terza generazione ed indubbiamente grazie al link che mi hanno concesso da mesi gli amici del New York Times sulla loro pagina F1.

A tutti voglio augurare un felicissimo 2011: che i vostri idoli, paladini e squadre del cuore vi regalino le migliori soddisfazioni, ma soprattutto che la vita vi riservi le più gradite sorprese.

Per quel che concerne la F1, il 2011 pare nascere sotto il segno di nuove protezioni per gli abitacoli che sono il tallone d’Achille della F1 moderna. Non sarò di certo io a negarlo e mi ricordo ancora di aver scritto in merito oltre quattro lustri or sono su Autosprint ed un paio di anni or sono sul ‘defunto’ SportAutoMoto, suggerendo proprio la creazione di una ‘gabbia’ tubolare protettiva per il capo dei piloti.

Da allora c’è stato l’incidente di Massa, quello letale (in F2) di Surtess jr ed anche quello (incruento ma non per questo meno sintomatico) di Michael Schumacher ad Abu Dhabi. C’è bisogno d’intervenire e forse la FIA -ancora una volta grazie all’input sempre oculato e positivo di Jean Todt- sta per farlo. A quanto scrive il sempre ottimamente informato sito 422race.it (ve lo consiglio di cuore e, del resto, ho inserito da tempo il loro link su questo blog) potrebbero spuntare protezioni trapezoidali -che immagino tubolari- ai lati degli abitacoli delle monoposto F1. Beh, sarebbe un’ottima cosa e poca m’interessa in questo caso che gli ingegneri abbiano già quasi finalizzato i loro progetti. Mi auguro, piuttosto, che la FIA imponga dimensioni e forme standard per evitare che soluzioni nate a fini di sicurezza possano essere vestite differentemente a scopi meramente aerodinamici e prestazionali.

Mi piace questo 2011 : comincia col piede giusto.

Pubblicato in Uncategorized | 2 commenti

Fine dell’ipocrisia?

La FIA ci prova, vedremo nel tempo se la realtà confermerà gli intenti e cioé se sarà veramente la fine di una certa ipocrisia. Ad ogni modo bisogna riconoscere che tra le tante decisioni prese oggi dal Consiglio Mondiale della FIA una più di tutte merita elogi per la coerenza : quella d’abrogare la norma 39.1 del regolamento sportivo che vietava gli ordini di squadra. Invece d’inscenare teatrini dell’assurdo al muretto box col rischio di scatenare critiche più o meno violente e totalmente ipocrite com’è successo alla Ferrari quando, quest’anno, al GP di Germania ha ordinato a Massa di lasciar vincere Alonso, le squadre potranno ora agire alla luce del sole. Libere di scegliere la strategia di squadra che più aggrada loro.

Tra tante novità, gli altri più significativi cambiamenti riguardano la reintroduzione degli pneumatici intermedi fin dal 2011 e l’adozione dal 2013 di motori 4 cilindri di 1,6 litri “sovralimentati” e con iniezione diretta del carburante ad alta pressione (500 bar) ma regime massimo limitato a 12.000 giri/minuto. Il comunicato FIA non lo precisa ma dovrebbero essere imposti anche altri limiti tecnologici, come pistoni standarizzati.

Sono pronto a scommettere che questa novità sarà la scintilla per attirare in F1 nuove case, in primo luogo il Gruppo VW-Audi che ha puntato molto in questa tecnologia coi suoi motori di serie TFSI. Il nuovo 1,4 twincharger della Golf GT sviluppa, ad esempio, ben 170 cv ed suoi nuovi propulsori due litri TFSI raggiungono già oggi i 220 cv e l’obbiettivo dichiarato è quello dei 300 cv.

Con questo nuovo regolamento “ad hoc” sarà difficile per il gruppo tedesco resistere alla tentazione della vetrina sul mondo che rappresent la F1. E chi in F1 già c’è -e nella produzione di serie adotta od adotterà analoghe soluzioni tecnologiche- non avrà scelta : dovà restarci!

 

Pubblicato in Costume, Politica | Lascia un commento

Bernie meglio di Re Mida

Cosa non si fa per avere quest'orologio e cosa non farebbe Bernie per spremere soldi anche dalle pietre..

Dicono che il mitico Re Mida trasformasse in oro tutto quel che toccava, il che secondo sempre secondo la leggenda gli causò non pochgi problemi quando si trattava d’alimentarsi o dissetarsi. Bernie Ecclestone non ha, invece nessun problema con cibo e bevande che può consumare senza che si trasformino, ma fa meglio persino della mitologia riuscendo a trasformare nel pregiato metallo persino le disavventure ed anche le botte che, eventualmente, prende. E’ noto che nei giorni scorsi, Ecclestone è stato malmenato da alcuni malviventi che lo avevano aggredito per strada a Londra, sottraendogli diversi gioielli (che intendeva regalare alla sua nuova fiamma) ed anche il costoso orologio da polso. Ebbene senza smentire la sua lucida genialità nel far fruttare ogni situazione, guardate cosa s’è inventato il neo-ottantenne Bernie: una campagna pubblicitaria per la marca del suddetto orologio di cui il suo volto tumefatto è diventato il nuovo ‘testimonial’  assieme all’esplicito slogan : “guardate cosa non si fa per avere un orologio XXXX…”.

Sono pronto a scommettere che, male a parte, il bilancio del ‘furto’subito è diventato ‘positivo’ per Ecclestone. Applausi. E’ un genio.

Pubblicato in Costume, F1 key people | 2 commenti

Eccola: un fior di Lotus. Bella e suggestiva, no?

Appena svelato il logo, ecco anche la macchina. Tanto per rimanere in tema 007 (vedere il post precedente) vi dico “solo per i vostri occhi” : ecco la Lotus-Renault GP di F1. Magnifica! …peccato solo per quelle sgraziate ‘macchie’ rosse dello sponsor petrolifero che rovinano un po’ l’effetto d’insieme, o meglio totale.

Pubblicato in Costume, Squadre | Lascia un commento

Rieccoci e riecco la Lotus

Innanzitutto, mi scuso con tutti per la lunga interruzione… Ma questo blog è e dev’essere un passatempo mentre l’attività professionale mi ha concesso ultimamente ben poca libertà di movimento e di scrittura. E poi la pausa di riflessione è servita anche a diradare la grande delusione di tutti i ferraristi dopo la conslusione del mondiale 2010. Un mondiale che, riassumo in una battuta concetti che meriterebbero più lunga riflessione, è stato alla fine vinto da chi più lo meritava: la Red Bull Racing e Sebastian Vettel. Peccato per Mark Webber, che ha avuto l’occasione della vita e che ha anche corso le ultime gare con una spalla fratturata, dopo un altro incidente in bicicletta che questa volta ha nascosto pure alla sua squadra. Come insegna James Bond, non bisogna però mai dire mai e chissà che il 2011 non regali un’altra opportunità al simpatico australiano che, sono convinto, disputerà la sua ultima stagione in F1?

Anche oggi, in fatto di tempo che posso dedicare a questo blog non c’è, purtroppo, molta trippa per gatti. Ma non riesco a resistere al farvi partecipi dell’annuncio ufficiale, appena pubblicato, del nuovo partenariato tra Lotus Cars e Renault, avvenuto grazie alla cessione da parte della Renault alla Genii Capital delle rimanenti quote (25%) che la casa francese deteneva della sua squadra F1. La Genii ha, poi, potuto cedere a sua volta gran parte  delle quote azionarie al Gruppo Lotus Cars (facente capo al costruttore malese Proton) che diviene così l’azionista di maggioranza della ribattezzata squadra Lotus Renault GP. Come tempo fa preannunciato, la neonata squadra ha adottato una livrea nero-oro (come si vede già dal logo qui sopra) che ricorda l’epoca fasta della fine anni settanta, quando ancora sotto la gestione del mitico Colin Chapman, la Lotus correva e vinceva sfoggiando i colori di una celebre marca di sigarette.

La stessa marca, del resto, è legata a questa nuova livrea, che la Lotus non ha scelto solo per far scena creando un’atmosfera da “revival”, bensì in seguito ad un preciso piano di comunicazione che prevede una sorta di sponsorizzazione con immagine subluminale. Tradotto: molti telespettatori vedranno in quei colori quel marchio di sigarette che in realtà non appare…

Sul fronte piloti, è confermato Robert Kubica, mentre per il secondo ruolo non è detto al 100% che venga confermato Vitaly Petrov (che potrebbe anche ritrovarsi alla Virgin) e non è esclusa una sorpresa dell’ultimo istante. Magari quel Nico Hulkenberg che tutti danno alla Force India al posto del nostro Liuzzi?

Vedremo, intanto la Lotus sta preparando anche un’altra sorpresa.

Pubblicato in Costume, Squadre | 7 commenti

Asinello Rampante

Siamo tutti italiani e… la delusione è per molti ancora tanta e cocente. Non tanto perché la Ferrari ha perso, ma per come ha perso, vanificando con un autogol il gran lavoro di recupero effettuato prima. Può capitare anche nelle migliori famiglie, ma… brucia.

Allora, la cosa migliore da fare è, come sempre, riderci su. Ecco come il caustico Carlo Baffi ha interpretato la strategia della Ferrari.

Pubblicato in Squadre | 4 commenti

Con la Lotus… torna anche la JPS

La sceneggiata nostalgia in F1 non finisce mai. Soprattutto quando c’è di mezzo la Lotus. Tra pochi giorni, probabilmente -e comunque entro la fine dell’anno- verrà annunciata la cessione dell’attuale squadra Renault F1 alla Proton, via il marchio Lotus Cars e nel 2011 correrà, come già spiegato in un precedente post, la squadra Lotus-Renault, che costringerà l’attuale compagine di Tony Fernandes a cambiar nome in 1Malaysia… Renault.

Non è tutto però, perchè a ravvivare forti emozioni e fulgidi ricordi nella memoria dei tifosi della marca che fu creata da Colin Chapman ci saranno anche i colori e lo sponsor che sposerà questa iniziativa.

Alla faccia del veto alla pubblicità al fumo, lo sponsor principale dell’operazione sarà nientemeno che la John Player Special, che ha ‘firmato’ molti dei più recenti successi della scuderia di Chapman, da quelli colti dalla Lotus72 di Emerson Fittipaldi, a quelli delle 78 e 79 di Mario Andretti e del compianto Ronnie Peterson, a quelli più recenti delle 97T e 98T del rimpianto Ayrton Senna, già equipaggiate con un motore Renault.

Quella livrea nera ed oro è rimasta mitica e se nel 2011 rispunterà non sarà per caso : è stata la stessa Lotus Cars a contattare la Imperial Tobacco, gruppo cui oggi appartiene il marchio JPS e che negli scorsi giorni ha presentato il bilancio (a fine settembre) degli ultimi 12 mesi d’attività, facendo registrare 28.173 milioni di sterline di utile globale. Nonostante questo portafoglio ben guarnito, l’operazione ritorno in F1 potrebbe non costar molto alla JPS, in quanto si tratterà di un’operazione revival fortemente voluta da Proton e Lotus Cars destinata a creare molta attenzione mediatica e, soprattutto, a cancellare definitivamente il fresco ricordo della stagione… 2010, della vera-finta Lotus di Tony Fernandes. Senza sottovalutare anche che, per via delle leggi anti pubblicità al fumo, non è detto che i marchi della JPS appaiono realmente e comunque non ovunque, anzi per non correre rischi legali od anche d’esser semplicemente stigmatizzati per un’operazione non ‘politicamente corretta’ coi tempi che corrono, la Lotus-Renault nel 2011 potrebbe anche semplicemente limitarsi a ‘vestire’ una suggestiva livrea nero-oro, che ricorderà a tutti gli appassionati un marchio che, forse, resterà ufficialmente solo dietro le quinte. Esserci e non esserci… Lotus-Renault ed Imperial Tobacco potrebbero aver trovato la soluzione ideale ai dubbi amletici che pone il problema delle sponsorizzazioni al fumo coi tempi che corrono.

L’impressione che ne ricavo da tutto ciò è che, alla fin fine, chi rischia di rimetterci non poco sono gli incolpevoli Jarno Trulli ed Heikki Kovalainen, che potrebbero ritrovarsi a correre nel 2011 per una squadra che avrà forse perso gran parte del suo potenziale sex-appeal. Ci vorranno subito -e per forza di cose- ben altri risultati rispetto a quest’anno, altrimenti la vedo grigia.

Pubblicato in Politica, Squadre | 1 commento

Una ‘strana’ preghiera a Franz Tost : ad Abu Dhabi, tieni i tuoi puledri a freno!

Ad Abu Dhabi, come spiego nel precedente post, la Red Bull Racing sarà probabilmente costretta a conquistare un’altra doppietta, ma questa volta a ruoli invertiti tra Webber e Vettel, per poter vincere il titolo mondiale piloti. Un più che ipotizzabile terzo posto di Fernando Alonso e della Ferrari forzerebbe infatti matematicamente la mano alla squadra di Milton Keynes, costringendola a prender tale decisione.

A meno che non spunti dal gruppo degli altri, soprattutto McLaren, un qualche ‘alleato’ a sorpresa in grado di contrastare Alonso e la Ferrari ed inserirsi nella lotta riducendo il potenziale di punti del ferrarista. Vedremo. Sarà ad ogni modo appassionante.

Detto ciò, spero solo che la festa non sia rovinata e che tutto si svolga in modo limpido e senza polemiche ed in particolare che nel parco concorrenti tutti facciano estrema attenzione a non creare intralcio od alterare le sorti del mondiale.

Oggi, ad esempio, ci sono stati un paio di contatti tra la Toro Rosso di Buemi e la Ferrari di Massa. Nulla da eccepire, ma apriti cielo semmai qualcosa d’altro dovesse verificarsi tra sette giorni! Proprio perché conosco la sportività a prova di bomba della scuderia di Faenza e dei suoi piloti, mi auguro che nessun contatto del genere si verifichi accidentalmente ad Abu Dhabi coinvolgendo Alonso, perché allora (per via della proprietà in comune tra la STR e la RBR) ne scaturirebbero inevitabilmente polemiche ed illazioni a non finire che questo bellissimo mondiale non merita. E che non meriterebbe neppure la Red Bull che ha ampiamente dimostrato che certe strategie non fanno proprio parte del suo modo d’essere e d’impostare le competizioni sportive.

Charlie Whiting lo ricorderà a tutti prima della gara, ma invito anche Franz Tost a fare, una tantum, un briefing speciale ai suoi piloti, per calmare la loro encomiabile irruenza semmai, ad Abu Dhabi, negli specchietti od al loro fianco, dovessero… veder rosso.

E che vinca il migliore…

Pubblicato in F1 key people, Politica, Squadre | 1 commento

Ad Alonso potrebbe bastare giocar di sponda…

La Red Bull mette le ali… la sua squadra non può, quindi, tarparle ai suoi piloti. Questa è stata, finora, la politica adottata da Christian Horner nella gestione del mondiale e degli ordini d’arrivo tra Vettel e Webber. Così è stato anche oggi in Brasile, ma questa politica potrebbe non esser più rispettata e rispettabile tra una settimana, ad Abu Dhabi.

A dirlo non sono io, è la matematica. Perché scegliendo di lasciar vincere, oggi, Vettel, la Red Bull si è incasinata la vita da sola, visto che, com’era sostanzialmente prevedibile, in risposta alla loro doppietta è arrivato il terzo posto della macchina più competitiva dopo la RB6, ovvero la F10 di casa Ferrari, colto col pilota ormai di punta di Maranello : Fernando Alonso.

Risultato sul fronte punteggio : Alonso è sempre al comando a quota 246 punti, con Webber secondo a quota 238 e Vettel terzo a quota 231.

Visto che non c’è motivo di pensare che le realtà tecniche in campo possano esser stravolte tra pochi giorni nella fresca sera araba… le strategie di casa Red Bull rischiano d’esser dettate proprio da Fernando Alonso, anche nel caso che la RB6 dovesse nuovamente dominare la scena. Perché se si dovesse profilare un’altra doppietta RBR, con un Alonso in terza posizione… lo spagnolo s’installerebbe a quota 261 punti nel mondiale, risultando comunque vada fuori portata per Vettel, che anche vincendo ad Abu Dhabi non può ormai andar oltre quota 256 punti. Per battere un Alonso terzo, la Red Bull Racing può contare solo su un’eventuale vittoria di Mark Webber, che andrebbe così a quota 263, mentre un secondo posto porterebbe anche l’australiano a quota 256. Già nel 2007, la McLaren riuscì a consegnare il titolo iridato all’allora ferrarista Kimi Raikkonen, che vinse a quota 110 punti per una sola lunghezza davanti ai due piloti della McLaren (allora Hamilton ed Alonso) che chiusero la stagione pari merito (109 punti) e parimenti beffati.

Escludendo che Christian Horner voglia ripetere tale exploit e conquistare una nuova doppietta ma trovarsi con Webber e Vettel appaiati a quota 256 punti, intenti a guardare Alonso a quota 261, la scelta è presto fatta : bisognerà, nel caso, puntare su Webber e sacrificare comunque Vettel. Valeva allora la pena di rischiare oggi? Non credo, anche perché, oltre al rischio che la competizione interna degeneri, soprattutto nelle prime fasi di gara, la Red Bull Racing si è posta nella terrificante condizione di aver assolutamente bisogno di Vettel e di una doppietta per spalleggiare la caccia al titolo di Webber, visto che i 18 punti di un eventuale secondo posto consentirebbero oramai ad Alonso di issarsi a quota 264 punti ed essere comunque irraggiungibile dai piloti della RBR. Se questo non è un mezzo ‘suicidio’…

Pubblicato in Piloti, Politica, Squadre | Lascia un commento

La Red Bull ha vinto o ha quasi perso?

Attività fervente al box della Red Bull Racing, ma anche una gestione sportiva tanto equa quanto rischiosa...

Campioni del mondo! Alla Red Bull Racing hanno (quasi) tutte le buone ragioni per festeggiare alla grande questa sera . con l’ennesima doppietta conquistata dai suoi piloti, l’ancor giovane squadra di Milton Keynes ha conquistato con una gara d’anticipo il suo primo titolo mondiale Costruttori. Per riuscirci doveva fare 16 punti in più della McLaren e la missione è stata centrata con ampio vantaggio.

Un successo che Frank Williams definirebbe ‘quello che conta di più’, perché ad esso sono legati i finanziamenti concessi alle squadra, è quindi già finito nel carniere della squadra capitanata da Christian Horner. Il quale s’è quindi tolto un grande patema d’animo . comunque vada, nessuno potrà accusarlo d’esser rimasto con un pugno di mosche in mano, anche se dovesse ora perdere la corona che invece gode di maggior popolarità nel pubblico : quella del titolo piloti. Herr Mateschitz non potrà fargli una ramanzina troppo esagerata, anche se la Red Bull Racing dovesse lasciarsi sfuggire il titolo più prestigioso nonostante la consapevolezza d’aver disposto, quest’anno, della miglior monoposto. E di gran lunga!

Vettel primo... ma terzo. Tra un settimana si saprà se alla RBR non hanno per caso (o per testardaggine) sbagliato approccio...

Ciò non toglie che la scelta di non imporre ordini di squadra neanche nella gara odierna, lasciando vincere Vettel davanti a Webber può sembrare a molti (me compreso) quanto mai azzardata, per non dire suicida o più semplicemente… inadeguata.

L’equità sportiva ed il pari trattamento dei due piloti è un gran bel principio, ed il suo rispetto ad oltranza fa onore alla scuderia di Milton Keynes. Finché non dovessero mai perdere il titolo a vantaggio di Alonso e della Ferrari (che ripeterebbe così il colpaccio già riuscito tre anni or sono con Raikkonen, allora ai danni della McLaren) perché in tal caso le darebbe senza indugi un’aria di “fesso del villaggio”.

A parte il fatto che restano a molti (me compreso) dubbi sul fatto che identica politica sarebbe stata applicata semmai in Corea il motore di Vettel non si fosse rotto nel finale ed il tedesco, vincendo la gara, si fosse portato in testa al mondiale, scavalcando il compagno di scuderia… Non so perché ma mi chiedo se in qualche modo non avrebbero, in tal caso, messo le briglie a Webber in virtù degli interessi supremi della scuderia.

Ad ogni modo, non imponendo oggi lo scambio di posizioni che a Maranello non avrebbero invece -giustamente- esitato a decretare, la Red Bull Racing si trova questa sera con Webber a quota 238 punti, distaccato di 8 lunghezze da Alonso e con Vettel a quota 231, distaccato quindi di 15 lunghezze. Allorquando,con un arrivo rovesciato tra i suoi due piloti, Webber sarebbe stasera staccato di un solo punto dal ferrarista mentre Vettel sarebbe a 22 lunghezze. In altri termini, nella seconda ipotesi, la RBR si sarebbe data ben maggior opportunità di vincere il mondiale con Webber, mettendo però Vettel praticamente con le spalle al muro con un deficit di punti quasi incolmabile. Scegliendo di non scegliere… la Red Bull Racing ha invece lasciato ad entrambi una possibilità di farcela, ma con difficoltà superiori ed anche maggiori possibilità che la loro rivalità si trasformi, ad Abu Dhabi, in un clamoroso autogol. Perché se anche la RB6 sarà di nuovo dominante come lo è stata oggi, od anche dodici mesi fa sulla pista araba, il rischio che tra i due compagni di squadra non ci si risparmi manovre azzardate pur di spuntarla diventa improvvisamente molto alto e lo spettro di quanto accaduto nello scorso GP di Turchia comincerà, da stasera, a ronzare nelle menti di Christian Horner ed Adrian Newey.

 

 

 

Pubblicato in Piloti, Politica, Squadre | 1 commento

Brasile, F1 e pistole… Button sfugge ad un agguato

Mi verrebbe da dire… ancora una volta. L’ennesima. Praticamente un anno sì, un anno no, il GP del Brasile è fonte di qualche brutto spavento ‘parallelo’ per il micro-cosmo della F1. Per spavento parallelo intendo, avvenuto al di fuori dell’attività in pista, di per sé rischiosa e, quindi, soggetta a qualche picco d’adrenalina fuori misura di tanto in tanto.

Gli spaventi aggiuntivi made in Interlagos derivano in genere da attacchi a mano armata che qualche membro personale della F1 subisce in genere mentre si trova in automobile lungo il tragitto di collegamento tra albergo e circuito, o viceversa.

L’attacco a mano armata ad Interlagos fa, purtroppo, parte, ormai, della tradizione, così come incontri più o meno ravvicinati con serpenti durante il GP della Malesia, o gli incidenti stradali nei giorni del GP della Cina. Chi è per caso già stato nel traffico caotico, disordinato (e soprattutto privo di qualsiasi forma di rispetto ed anche controllo da parte di una polizia lassista, che sembra servire più che altro a confermare che ci si trova effettivamente nel paese più corrotto al mondo) di Shanghai e soprattutto dintorni, capirà…

Tornando al Brasile… questa volta, l’attacco a mano armata è destinato a far più notizia del solito, perché la vittima non è stato il solito oscuro meccanico od ingegnere (accadde alla Williams qualche anno fa) od addetto stampa della Toyota (fu il turno successivo) bensì ad un pilota, anzi al Campione del mondo in carica.

Ieri, mentre in Italia era ormai notte fonda, è stata infatti attaccata da banditi a mano armata la vettura che trasportava dal circuito all’albergo, sito nella zona di Morumbi, Jenson Button, suo padre John, nonché il fisioterapista, Mike Collier, ed il manager, Richard Goddard, del pilota.

Tanto spavento probabilmente, ma niente di più perché, forte delle passate esperienze, la McLaren aveva già previsto un sistema di protezione rinforzata almeno per i suoi piloti, con macchina blindata ed autisti polziotti, esperti della zona e delle tecniche di… sopravvivenza in simili casi.

Non appena gli assalitori si sono parati davanti, spianando le armi, il poliziotto alla guida ha pigiato sul gas e s’è destreggiato al volante liberandosi dalla morsa del traffico forzando il passaggio e riportando al salvo in albergo gli occupanti. Immediatamente è scattato l’allarme e le autorità brasiliane hanno deciso di rinforzare i sistemi di protezione per Button, Hamilton ed il personale di punta della McLaren in occasione dei trasferimenti nell’odierna giornata di gara.

Ma prima o poi, tanto, capiterà di nuovo a qualcun altro.

E’ un fatto di cultura e di realtà locali. Bisogna anche sapere che il circuito d’Interlagos sorge in una periferia di San Paolo ed è circondato, come capita in ogni periferia di quella megalopoli, da bidonville dove risiedono popolazioni disagiate ma che sono anche e notoriamente spesso ricettacolo di malavitosi. Le due cose vanno inevitabilmente di pari passo e potrebbe essere spunto di lunghe disquisizioni sulle realtà territoriali e sugli estremi contrasti sociali presenti in certi paesi, ed in Brasile quantomai evidenti, alla luce del sole. Attraversare certi quartieri è di per sé pericoloso, la F! poi si porta l’etichetta di mondo dorato e dal soldo abbondante, ecco perchè c’è una particolare ‘attenzione’ a certe vetture che escono dal circuito e devono immettersi, volenti o nolenti, nel traffico cittadino. Ecco perché, ad esempio, Ayrton Senna si recava quotidinamente in circuito in elicottero.

Ma la realtà a San Paolo, città che per mille altri versi adoro, è fatta anche di una certa violenza quotidiana, che va oltre la F1 ed il suo circuito. Pochi anni fa, all’indomani del GP, mi accadde personalmente di udire gli spari di un conflitto a fuoco avvenuto davanti alla porta d’ingresso dell’albergo dove risidevo, così come numerosi altri giornalisti e fotografi del Circus. Due ladruncoli improvvisati erano stati abbattutti dalle forze di polizia. Ho ancora negli occhi le immagini viste dalla finestra del primo piano, dove mi trovavo, a pochi metri dalla scena dello scontro. Quel giorno ho capito definitivamente che in Brasile, con certi argomenti, non si scherza…

Pubblicato in Costume, Piloti | Lascia un commento

Bianchi scalza Petrov?

Con le ultime notizie dal fronte Lotus cars e Renault, che stanno per annunciare la loro fusione e la nascita della nuova compagine Lotus-Renault… potrebbe spuntare un posto in F1 anche per un pilota del programma giovani piloti della Ferrari. mi riferisco a Jules Bianchi, pilota gestito managerialmente ed anche sportivamente, fino ad oggi, da Nicolas Todt, che potrebbe fare il grande salto in F1 l’anno venturo proprio al fianco di Robert Kubica, scalzando forse il russo Vitaly Petrov. Quest’ultimo difficilmente resterebbe a piedi : la Williams è pronta ad accoglierlo a braccia aperte, purché i suoi sponsor siano all’altezza della situazione. Del resto la Williams sta per ingaggiare Pastor Maldonado, anch’egli gestito managerialmente da Nicolas Todt. Accidenti quanti intrecci…

Non è che Felipe Massa… nel 2012? Ma questo è (forse) troppo in là.

Pubblicato in Piloti, Squadre | 2 commenti

Lotus – Renault, l’accordo è già quasi fatto

E’ ormai questione di giorni, forse di ore… l’accordo tra Lotus cars e Renault F1 è in dirittura d’arrivo. Non è più una voce del paddock, bensì una certezza : si farà e sarà un accordo a 360°, cioé a ben più ampio respiro che la sola squadra di F1.

Alla base di tutto, c’è la decisione della Proton, casa madre malese cui appartiene la Lotus cars di entrare in F1 e lo farà proprio attraverso il suo marchio sportivo. Ma l’accordo nasce e si sviluppa anche attraverso un altro partenariato che prevede che la Proton utilizzerà per molti suoi modelli d’automobili motori ed organi meccanici di produzione… Renault.

Per quanto  concerne la F1, l’accordo è in fase di definizione finale, siamo anzi proprio agli ultimi dettagli legali e l’annuncio è imminente. La Lotus avrà il controllo di maggioranza rilevando forse tutte le quote (75%) attualmente detenute da Genii Capital. La Renault manterrà la sua presenza minoritaria e conserverà in parte il nome anche in quanto fornitrice dei motori.

Nell’accordo interverrà in qualche modo anche la Art GP di Nicolas Todt, che già ha un accordo con la Lotus cars per far correre sotto tale nome la squadra di GP2, ma che potrebbe con ogni probabilità estendere le proprie competenze anche alla F1.

Insomma è una vera e propria rivoluzione di palazzo che spiazza completamente la squadra di Tony Fernandes. A proposito ma perché la Lotus cars, invece di lanciarsi in una controversia “Lotus contro Lotus” non ha semplicemente acquistato la squadra di Norfolk? A quanto pare, per questioni di opportunità, ma anche di carattere. Con Tony Fernandes c’è, tutto sommato, un certo feeling, ma alla Lotus Cars proprio non digeriscono il dt Mike Gascoyne ed hanno escluso di collaborare.

Pubblicato in Politica, Squadre | 4 commenti

Ma quante Lotus-Renault ci saranno nel 2011?

L’accordo Lotus-Renault è appena stato ufficializzato per la prossima stagione e già si fa largo una ‘strana’ voce che farebbe intuire meglio del perché di tante schermaglie recenti tra la casa madre Lotus cars e la squadra (a capitale malese) di Tony Fernandes sulla proprietà del nome Lotus e del diritto di utilizzarlo in F1.

Già perchè fonti solitamente molto serie ed affidabili sostengono che la Lotus cars stia per accordarsi direttamente con la Renault e la Genii Capital (che possiedeil controllo della scuderia) per rilevare buona parte della squadra ufficiale Renault F1. Cosicché anche la squadra di Enstone correrebbe l’anno venturo sotto il nome di Lotus-Renault. ovvio, che in questo caso, non possa andare a genio l’idea di condividere la denominazione con quella di Fernandes.

Caos legale in vista…

…e  battaglia comunque persa per Fernandes se l’avvicinamento Lotus cars-Renault F1 dovesse confermarsi. Scommettiamo?

D’altra parte a lasciar intuire che qualcosa bolliva in pentola è stata la stessa Renault che, qualche giorno or sono, annunciando l’accordo con la squadra di Fernandes, si è premurata nel comunicato ufficiale di chiamarla “Malaysia”. Un caso? Probabilmente no.

Pubblicato in Politica, Squadre | Lascia un commento

Tempi duri per la Williams, anche la Philips se ne va…

Più che mai Maldonado. Passerà proprio dal forte e focoso pilota venezuelano, Pastor Maldonado (campione in casica della GP2) la provvisoria salvezza della Williams la cui casse sembrano avere un sempre più disperato bisogno dei finanziamenti che gli sponsor privati e statali di Maldonado potranno -si spera- apportare.

Ce n’è più che mai bisogno, perché tra gli sponsor istituzionali o quasi della squadra di Grove sembra vigere la parola d’ordine “fuga”. La notizia di oggi è che, dopo cinque anni di collaborazione, se ne andrà a fine stagione anche l’olandese Philips, che ha comunicato che la sua decisione non ha nulla a che vedere con la Williams, ma si tratta di una scelta strategica di non sponsorizzare più in F1. Si sapeva già che a fine stagione se ne sarebbe definitivamente andata la Royal Bank of Scotland e nel paddock circola voce che anche Air Aisa (compagnia che fa capo a Tony Fernandes, ormai proprietario della “Lotus” o forse più correttamente “Malaysia” F1, e che quindi vorrà concentrare gli sforzi economici nella sua sola squadra…) e McGregor possano mollare.

Allora sono tempi duri in cui non è di certo il caso di farsi scappare un pilota indubbiamente veloce e per giunta con una preziosa dote, come Maldonado. La questione è : chi ci rimetterà il posto Barrichello od Hulkenberg? Finora si è sempre pensato che a rischiare fosse soprattutto il giovane tedesco, invece le ultime indicazioni suggeriscono che forse… rischiano entrambi, perché radio box sostiene che la Williams sarebbe a caccia di un secondo pilota pagante da affiancare a Maldonado.

Pubblicato in Politica, Squadre | Lascia un commento

Vettel davanti a Webber ed intanto la tensione contagia i boss

Quasi a confermare che la sola ‘politica logica’ per la RBR sarà, a questo punto, cercare di dominare la scena e puntare ad una doppietta riparatrice (dei guai della Corea del Sud) in Brasile, la prima sessione di prove si è conclusa con un promettente Vettel primo davanti a Webber, davanti ad un Hamilton staccato di mezzo secondo, mentre la Ferrari di Alonso naviga addirittura in tredicesima posizione (Massa 14°)  ma soprattutto lo spagnolo ha subito un guasto motore, che ora dovrà sostituire pur senza incorrere in nessuna penalizzazione, essendo venerdì.

Vedremo come e quando la Ferrari si rimetterà, senza ombra di dubbio, in carreggiata. Intanto, però la tensione tra i contendenti sta facendosi sempre più chiara all’inizio di queste ultime due gare iridate.

Ai precedenti ‘incroci’ di dichiarazioni tra Webber ed Horner, seguono, ora, quelli tra Horner e Domenicali. Al boss della Ferrari che, in un’intervista rilasciata ad una rivista tedesca, avrebbe dichiarato di considerare ‘un regalo’ ricevuto dalla Red Bull Racing quello d’essere ancora in lizza per il titolo, perché la Ferrari con una macchina così valida come quella della Red Bull Racing avrebbe vinto il mondiale già da ‘mo… Horner ha prontamente replicato : “Se avessi avuto un motore come il loro ce ne saremmo andati col titolo in tasca già da tempo!”. ! a ! palla centro… salvo che proprio oggi la Red Bull Racing e la Renault hannon confermato il rinnovo per un anno della loro collaborazione. Viene il sospetto che si tratti di un matrimonio non proprio basato du un profondo amore da parte di tutti i diretti interessati.

Pubblicato in F1 key people, Piloti, Politica, Squadre | Lascia un commento

…come conferma Horner

Indirettamente (ma non troppo) tirato in ballo dalle dichiarazioni di Webber, Christian Horner ha subito preso le distanze…

Penso che i ragazzi della nostra squadra saranno delusi da quello che ha detto Mark- dichiara Horner- sempre che lo abbia detto veramente e che le sue parole non siano invece state estrapolate dal loro contesto. Mark ha sembra avuto un grande supporto dalla squadra ed anche da Dietrich Mateschitz, che gli ha dato l’opportunità di essere qui oggi. La squadra gli ha fornito un’ottima vettura e speriamo tutti che Mark possa chiudere la stagione alla grande“. Uhmmm. Tutto ciò però non suona molto bene. Nel senso che lascia un velo d’amarezza da ambo i lati. A questo punto le prossime due gare e la conclusione del mondiale saranno cruciali anche per la situazione futura. Mark Webber e Sebastian Vettel sono già da tempo confermati come compagni di squadra anche l’anno venturo, ma se le prossime due gare dovessero portare ad una terrificante delusione in casa RBR potrebbero scapparci i presupposti per una rivoluzione inattesa.

Vedremo. In compenso mi sento d’escludere fin d’ora quello che, immancabilmente, leggeremo tra breve nel caso in cui… e cioé che Webber possa atterrare alla Ferrari in cambio di un Massa che quest’anno ha convinto a metà e che potrebbe esser girato alla RBR. In primo luogo perché alla RBR scelgono autonomamente agli interessi di Maranello ma soprattutto escludo che alla Ferrari  possano voler affiancare ad Alonso un secondo pilota gestito managerialmente da Flavio Briatore. Sarebbe come dare simbolicamente una copia delle chiavi della scuderia all’ex-manager della Renault, il rischio di fare ‘autogol’ creandosi ben altro tipo di problemi sarebbe eccessivo.

 

Pubblicato in Piloti, Politica, Squadre | Lascia un commento

Tensione alla Red Bull Racing…

La Ferrari ed Alonso, dopo aver appena conquistato la testa del mondiale, possono contare su un alleato in più, un alleato per nulla casuale e tutt’altro che disatteso: una certa tensione in casa dei rivali della Red Bull Racing alla vigilia del GP del Brasile.

Ad evidenziarla sono le parole di Mark Webber che, dopo il catastrofico (sul piano del risultato finale) GP della Corea si sarebbe aspettato, come qualsiasi uomo di buon senso, che la squadra di Milton Keynes facesse chiare scelte decidendo di puntare decisamente sulle sue possibilità di vincere il titolo Piloti, invece che continuare a voler dare carta bianca anche a Vettel, pupillo della proprietà della scuderia. Ed invece, per ora ed a parole (è sempre meglio aspettare i fatti per giudicare ed è anche per questo che Webber parla: per mettere una certa pressione interna) la RBR sostiene di voler proseguire con questa politica paritetica e potenzialmente ‘suicida’ tra i suoi due piloti,

Webber ha lasciato chiaramente intendere che Vettel sarebbe il favorito della sua squadra.

L’australiano ha ammesso d’aver ricevuto quest’anno assolutamente lo stesso 8ottimo) trattamento di Vettel da parte della RBR, che gli ha sempre messo a disposizione una monoposto estremamente competitiva, ma sul piano emotivo e di passione… Webber ritiene che il suo compagno di squadra goda dei principali favori da parte della squadra. “E’ ovvio, no? –ha detto Webber-  ovviamente quando in una struttura c’è un nuovo arrivato, più giovane, è li che si trasferisce il lato emotivo. Le cose vanno così, ma mi sta bene perché ho ottime opportunità ed un’ottima macchina, con cui ho fatto belle cose quest’anno. Anch’io ho i miei favoriti ed ho gente con cui mi piace più particolarmente stare insieme. La vita è fatta così, è nella natura umana”. Quando gli è stato chiesto più specificatamente se non imporre precisi ordini di squadra non potrebbe, a questo punto, far rischiare alla RBR di perdere il mondiale, Webber non si è però lasciato sfuggire l’occasione per piantare la sua staffilata. Con diplomazia… “Sono un pilota e penso che ovviamente si aumentano certi rischi se lottiamo l’un contro l’altro. Potenzialmente potremmo nuocerci l’un l’altro. Se si continua così sino alla fine corriamo chiaramente il rischio di non conquistare certi campionati. Ma non si tratta di certo di una scelta di mia competenza e penso che sarà molto importante il modo in cui affronteremo la cosa. Bisognerebbe chiedere a chi gestisce la squadra. C’è molta ottima gente in questa squadra e non ci sono dubbi che vorremmo vincere qualche titolo quest’anno. Per varie ragioni, Sebastian non è mai stato in testa alla classifica mondiale quest’anno, mentre io si. Qualsiasi cosa sia successa nelle precedenti gare, ora ne restano due da disputare. La lavagna del punteggio dice questo. Solo lunedì dopo la gara di Abu Dhabi sapremo se il modo in cui abbiamo gestito la situazione è stato il più efficace e quello giusto per provare a vincere il titolo mondiale”.

Messaggio molto chiaro a chi di dovere: attenzione a non ritrovarsi con un pugno di mosche in mano solo per proteggere fino in fondo Vettel, ormai troppo distaccato in classifica, anche se non è certo colpa del tedesco se ha dovuto ritirarsi dal GP della Corea del Sud rinunciando ad una vittoria che avrebbe cambiato tutto per le sorti del mondiale. Ora, resta de vedere alla prova dei fatti (in gara) se e come tale messaggio è stato percepito. A mio pare, la sola strategia di squadra “equa” che la RBR potrà adottare in Brasile sarà quella di provare a conquistare una doppietta sperando che Fernando Alonso non si classifichi terzo, cosa che consentirebbe al ferrarista di restare al comando a quota 246 punti alla vigilia dell’ultimo GP, mentre i due della Red Bull Racing possono in tal caso raggiungere rispettivamente quota 245 e 224 oppure 238 e 231 per Webber e Vettel, a secondo dell’ordine d’arrivo del GP del Brasile in caso di una loro doppietta. Insomma, al di là delle parole, la strategia verrà decisa in gara in funzione della situazione loro e dei rivali. Alonso eventualmente ritirato potrebbe spianare la strada ai giochi aperti in casa Red Bull Racing, mentre un Alonso saldamente terzo potrebbe costringerebbe Horner a prendere decisioni che finora ha sfuggito.

Pubblicato in Piloti, Politica, Squadre | 3 commenti

Bernie fa 80 : buon compleanno!

Bernie Ecclestone compie oggi 80 anni.

Auguroni

Pubblicato in F1 key people | Lascia un commento

Baffi “suicida” Horner

Nessun dubbio: il mestiere di capo squadra è difficile e talvolta ingrato, quello di disegnatore vignettista è… senza cuore.

Lo spietato Carlo Baffi ha colpito ancora!

Pubblicato in F1 key people, Squadre | Lascia un commento

Sogni mondiali finiti per Vettel. Ora dovrà aiutare Webber

Speranze iridate svanite per Vettel ?

Sogni in fumo. Sebastian Vettel ha, a caldo, detto ai microfoni delle tv che “…nulla è finito, mancano ancora due gare”. S’è difeso così, ma sa benissimo che in realtà le sue speranze di vincere il titolo mondiale sono svanite anche quest’anno, saltate per aria assieme a quel motore maledetto, che ha fatto boom quando nella sua testa stava già assaporando tutt’altra prospettiva ed un primo posto in classifica che avrebbe fatto di lui il favoritissimo. Ed invece… Invece la situazioneper lui è, ora, tutt’altro che idilliaca. Non solo perchè, ora, il numero limitato di motori utilizzabili nel corso dell’anno potrebbe costargli una penalità futura negli ultimi due GP, ma anche e soprattutto perchè a rigor di logica, i 25 punti di distacco che oramai lo separano del nuovo leader del mondiale, Alonso, lo mettono in una situazione di serio handycap per la rincorsa al mondiale. Per rilanciarlo ci vorrebbe, a questo punto un miracolo od una rivoluzione ad Interlagos.

A rigor di logica, Marko o non Marko, la Red Bull Racing dovrebbe a questo punto privilegiare Mark Webber perché perdere questo mondiale sapendo di aver disposto della miglior monoposto della stagione sarebbe un peccato difficilmente perdonabile ed il titolare della casa madre, Dietrich Mateschitz potrebbe anche sfoderare il machete.

Con 50 punti ancora da distribuire, Webber a quota meno 11 può ragionevolmente pensare di farcela a rimontare, ma le speranze di Vettel a meno 25 -e con tre rivali davanti a sé- sono veramente ridotte al lumicino. In altre parole, se la RBR si comporterà in modo logico, chiederà a Vettel di lavorare per Webber nelle ultime due gare. Senza quel cedimento del motore, sarebbe stato esattamente il contrario e questo, per Vettel, è il classico boccone amaro che sarà decisamente difficile digerire.

Pubblicato in Piloti, Politica, Squadre | 1 commento

Alonso fa il colpaccio, la Red Bull inciampa, Button affonda

Quinto successo stagionale e primo posto in classifica...

Il mondiale riparte e si tinge di rosso.

Il primo GP della Corea del Sud ha baciato in fronte Fernando Alonso che a due gare dal termine ha concretizzato col primo posto in classifica la sua lunga e tenace rimonta che parte da lontano.

Scagli la prima pietra chi, a parte forse lo stesso pilota spagnolo, all’indomani del GP di Gran Bretagna avrebbe scommesso pesante sulle possibilità di Nando di mettere in riga tutti i suoi avversari alla vigilia degli ultimi due appuntamenti iridiati.

Ed invece… ancora una volta i fatti dimostrano che non c’è mai nulla di scritto definitivamente prima che sia l’ora e che non bisogna mai sottovalutare né la Ferrari né questo pilota dalla determinazione inossidabile e dal talento immenso.

...il GP della Corea del Sud è quello da cui riparte alla grande la stagione di Fernando Alonso. Ora, il favorito è lui

Aveva detto alla vigilia di questa prima gara coreana che in questa gara nessuno avrebbe potuto vincere il titolo, ma qualcuno avrebbe potuto perderlo e così è stato. Nuovo capoclassifica del mondiale, Alonso non ha di certo ancora vinto un terzo titolo -primo in rosso- che però ora è tutt’altro che un utopico sogno. Chi però lo ha perso è Jenson Button. Ormai è chiaro: al di là di quel che dice la matematica, il campione del mondo in carica non conserverà la sua corona iridata. La sua scialba gara odierna è stato il suo modo di abdicare. In altre occasioni, le gare in condizioni incerte od anche proprio avverse, com’era sicuramente all’inizio del GP della Corea del Sud, Button ne aveva approfittato per sovvertire la classifica con scelte azzeccate e colpi a sorpresa. Questa volta, essere stato il primo dei pezzi da novanta a calzare le intermedie non è stata la mossa vincente per lui e da quel momento ha probabilmente perso l’ultimo mordente che gli restava. E’ affondato nel diluvio coreano.

La Red Bull Racing non è affondata, ma è sicuramente scivolata alla grande. Mark Webber per colpa sua, con quell’errore sul cordolo che in assoluto ci può stare ma che potrebbe anche costargli caro, Sebastian Vettel per colpa, ancora una volta, di un cedimento meccanico. Lui che era già stato fermato in testa ad una gara da problemi ai freni, ha questa volta visto svanire altri 25 punti per la rottura del motore. Anche per lui i sogni mondiali sono ormai più che altro una chimera. Il campione del mondo sarà o Fernando Alonso o Mark Webber, a meno che Lewis Hamilton, con una doppia zampata difficilmente ipotizzabile, si vendichi del suo ‘autogol’ del 2007.

Pubblicato in Piloti, Squadre | Lascia un commento

Il sogno diventa realtà: ecco la Corea, ma solo la prima parte

Dopo tanto scetticismo ci siamo. Il primo GP della Corea del Sud è alle porte, manca pochissimo ormai al via di un altro grande progetto.

Grande? No, grandissimo in realtà… Molti appassionati hanno criticato senza sconti il disegno un po’ troppo sterotipato del traciato del Korean International Circuit, mentre i piloti sembrano averlo accolto molto molto bene e intravvedono in esso un buon teatro di nuove battaglie. Per quanto mi concerne preferisco, a questo punto, fare come Ponzio Pilato, lavarmene le mani ed aspettare la prova dei fatti per giudicare se, come sostengono i piloti, ci sarà di che divertirsi ed anche superare grazie al solito mix di rettifili lunghi e curve a strette. La sola cosa che mi pare molto probabile è che le Red Bull Racing si trovino di nuovo a loro agio soprattutto nella seconda e terza parte del tracciato, molto veloci. Anche se la pioggia potrebberedistribuire le carte.

Se però considero questo progetto grandissimo è per l’unicità del suo concetto ed il coraggio architettonico che lo accompagna. Si tratta di un impianto permanente destinato a diventare circuito cittadino nel tempo… o meglio sarà la futura citta cui circuito darà probabilmente nome a diventare una “città circuitata” semmai esistesse il termine. Perché una vera e propria moderna città è, infatti, destinata a sorgere all’interno dell’impianto e ad espandersi al suo esterno. Il “folle” e grandioso progetto architettonico prevede quindi che la città fagociti pian piano la pista per fare corpo con essa. sarà un’esperienza molto interessante, anche per piloti e squadre, che di anno in anno avranno la sensazione di finire in un posto diverso.

Vedremo… intanto, anche se tra pochissimo il sogno di questo GP diventerà realtà con l’inizio della prima sessione di prove private, possiamo continuare a sognare guardando come si trasformerà il circuito di Yeongam negli anni grazie a questa insolita simulazione della Red Bull Racing. Niente simulatore in questo caso per Mark Webber, la cui voce commenta immagini di sintesi che rendono perfettamente l’idea di cosa ci riserva il futuro.

Pubblicato in Circuiti, Costume | Lascia un commento

Tutto pronto (o quasi) in Corea

Non ne avevo mai dubitato ed oramai è conclamato: il primo GP della Corea del Sud si farà, come previsto, tra un paio di settimane.

Oggi, la FIA effettuerà l’indispensabile visita di controllo ed omologazione del Korean International Circuit (KIC) che, a questo punto, deve essere ormai consideata poco più che una formalità protocollare.

Nel frattempo, puntuali come un orologio svizzerò, gli organizzatori coreani hanno svelato le ultimissime immagini aeree dell’impianto ormai terminato (cosa che non si può dire a quanto pare per le infrastrutture annesse e connesse, tipo gli alberghi…). Eccole:

 

KIC 1

 

 

KIC 2

 

 

KIC 3

 

Pubblicato in Circuiti, Politica | 1 commento

Kubica… la ruota della fortuna?

 

Robert Kubica: fortunato nella sfortuna. - Fotografia Mirco Lazzari

 

I polacchi, come potete intuire (a meno che mastichiate bene la loro lingua) nel filmato allegato qui sotto, l’hanno preso con stupore e sbigottimento…

Non benissimo, insomma.

E c’è di che considerando che la ruota staccatasi dalla Renault di Robert Kubica poco dopo il via della gara, ha impedito al pilota polacco di puntare più che seriamente al podio, visto che al via era scattato benissimo inserendosi tra Vettel e Webber, in seconda posizione. Non era decisamente il weekend della Renault visto che pochi metri dopo il via era già finito a muro il compagno di squadra di Kubica, ovvero il sempre arrembante Vitaly Petrov. Ma a guardarci bene, l’incidente che ha eliminato Kubica dalla gara è stato probabilmente un colpo di fortuna per il polacco, perché si sarebbe, prima o poi verificato comunque. Molto meglio, quindi, che Robert abbia perso la ruota posteriore a velocità moderata dietro la Safety Car piuttosto che ad elevata velocità in gara quando le conseguenze avrebbero potuto esser peggiori.

Non è però la prima volta che alla Renault seminano ruote per strada (succede sempre a loro!) e non può esser un caso: sarà meglio cominciare a sorvegliare maggiormente tali operazioni, no?

Pubblicato in Piloti, Squadre, Tecnica | Lascia un commento

I fantastici 5

In diretta sui vostri schermi, fin dalle prime ore del mattino e con cadenza quindicinale: ‘I fantastici 5’, superproduzione della premiata azienda Formula 1, regia di Bernie Ecclestone, con la partecipazione ad ogni episodio di un cast eccezionale che vede nel ruolo di attori protagonisti Mark Webber, Fernando Alonso, Sebastian Vettel, Jenson Button e Lewis Hamilton.

Possibile guest star a sorpresa nelle prossime puntate: Robert Kubica…

 

Sebastian Vettel, vincitore del GP del Giappone. Oggi, quindi, primattore dei Fantastici 5 - Fotografia Mirco Lazzari

 

Più questo mondiale va avanti e più mi stupisco per quanto è avvincente. Sinceramente è come minimo incredibile che a tre GP dalla fine ci si ritrovi sempre con cinque piloti in lizza per il titolo, visto che grazie ai dodici punti conquistati oggi in Giappone anche Jenson Button naviga ad “appena” 31 punti di distacco dal capoclassifica Webber (220) quando ne restano ancora 75 massimi in palio.

Certo per l’inglese le speranze sono ormai ridotte, ma nulla è matematicamente ancora chiuso. E con una vittoria che vale, oggi, 25 punti da sola, può bastare in teoria un solo passo falso altrui per fare un balzo spettacolare in avanti. Il problema per Button ed anche per Hamilton è che di passi falsi se ne vedono molto pochi e di avversari invece ce ne sono ben quattro cadauno.

 

Mark Webber, secondo a Suzuka, ma sempre in testa al mondiale. L'effetto ottico sembra già incoronarlo con l'alloro finale. Sarà veramente lui il Numero 1 dei Fantastici 5? - Fotografia Mirco Lazzari

In testa, invece è lotta apertissima tra Webber -che ancora una volta ha giocato piazzato alle spalle del compagno di squadra Vettel, ma che nonostante ciò continua a conservare il comando delle operazioni- ed i suoi più diretti e minacciosi inseguitori che sono ora appaiati a pari merito: Alonso e proprio Vettel, entrambi a quota 206 punti.

Quello che però mi colpisce ancor di più è che di gara in gara quei fantastici cinque sono sempre li.

 

 

e tre: con Fernando Alonso, terzo a Suzuka - Fotografia Mirco Lazzari

Anche questa volta il risultato finale del GP è stata una fotocopia dell’andamento del mondiale. A Suzuka, infatti, all’indomani della tempesta è tornato il solito ‘clima’ di questo mondiale eccezionale e la gara si è conclusa con i due alfieri della Red Bull Racing davanti ad Alonso che ha a sua volta preceduto i due della McLaren. Vettel, Webber, Alonso, Button, Hamilton… insomma: alla fine ci sono sempre loro.

Certo questa volta avrebbe con ogni probabilità potuto salire con pieno merito sul podio Robert Kubica se una sua ruota posteriore non avesse deciso diversamente mentre viaggiava (per fortuna) a ritmo di crociera dietro la Safety Car. Sono sicuro che nelle prossime tre gare bisognerà proprio sorvegliare il polacco della Renault, che potrebbe diventare colui che farà da arbitro del mondiale rubando piazzamenti e punti preziosi all’uno od all’altro dei cinque (e soprattutto tre) contendenti.

 

 

e con Button ed Hamilton, rispettivamente quarto e quinto a Suzuka, il cast dei Fantastici 5 è al completo - Fotografia Mirco Lazzari

 

Resta, per oggi, l’assoluta eccezionalità di questo mondiale aperto come mai era accaduto in passato. Semmai Kubica dovesse anche vincere una delle rimanenti tre gare (non so esattamente perché ma lo vedo messo molto bene per riuscirci proprio nella prossima, in Corea del Sud…) questa stagione otterrebbe anche un altro primato, quello di poter contabilizzare sei vincitori diversi nel corso dell’anno. Roba mai vista, da leccarsi i baffi.

Aspetto la fine della stagione per pronunciarmi in merito, ma comincio a chiedermi se questa stagione 2010 non stia semplicemente dirigendosi verso l’ambiziosa etichetta di “più bella stagione della storia della F1”.

Non siete d’accordo?

Pubblicato in Costume, Piloti | Lascia un commento

Qualifiche si rimanda a domenica mattina, come nel 2004…

Era già successo, proprio a Suzuka (sempre per le pessime condizioni atmosferiche ed una previsione, allora, di tifone) nel 2004: la sessione di qualifica odierna è stata spostata a domenica mattina, cioé nel cuore della notte per il fuso orario italiano.

La pioggia, infatti, l’ha fatta da padrona, finendo con l’allagare la pista e rendere letteralmente impossibile alle F1 disputare la sessione cronometrata in condizioni di sicurezza accettabili.

Stamane, solo Glock ed Alguersuari si erano avventurati in pista, con lo spagnolo della Toro Rosso che ha staccato il miglior tempo completando ben nove giri.

Ed ecco come Carletto Baffi ha interpretato la situazione…

Pubblicato in Circuiti | Lascia un commento

Quando la qualifica? They are sinking about…

Suzuka è uno dei più belli, selettivi ed affascinanti circuiti al mondo. Nata come pista di prova per la Honda si è naturalmente trasformata in concreto banco prova per i piloti.

Ed a volte anche per il meteo. Qualche anno fa una giornata di prove venne cancellata per l’imminenza di un tifone, che in realtà non si presentò mai sulla pista e dintorni, colpendo invece qualche ora più tardi Tokyo (e, ironia della sorte, tutti i pavidi che vi erano precipitosamente rientrati fidandosi delle previsioni meteorologiche). Mi ricordo anche qualche scena di panico -più che altro in sala stampa, che non è proprio il QG del coraggio- in occasione di una decisa scossa di terremoto.

Quest’anno, è la pioggia ad imperversare ed è tanta che le qualifiche sono già state rinviate più volte, posticipandole sempre più tardi nel pomeriggio, con la minaccia che si debba andare alla domenica mattina.

Quando si disputerà la sessione? Nessuno lo sa con esattezza visto che al di là dell’intensità della pioggia a preoccupare è la quantità d’acqua stagnante in certi punti del tracciato, che ormai assomigliano a veri laghi. Ci stanno pensando… che in inglese si dice “They are thinking about”. Una frase che oggi mi ricorda una vecchia pubblicità tv tedesca per corsi di lingue straniere e suona come “They are sinking about”. (sinking = affondare).

Le macchine sono ferme, lo spettacolo latita, l’impresa è… titanica. Beh, prendiamola almeno sul ridere.

Pubblicato in Circuiti | Lascia un commento

Poche sorprese. Sauber con Telmex e Perez

Nick Heidfeld può ricominciare a segnar le tacche sul casco ed a contare le gare che gli mancano per ritrovarsi nuovamente senza nessun volante certo in F1: quattro, cioé quelle che restano da qui alla fine del mondiale in corso. Dall’anno prossimo, infatti, il tedesco  dovrà cedere il volante alla giovane promessa messicana Sergio Perez, che -come ha ufficializzato la stessa Sauber- affiancherà il giapponese Kamui Kobayashi in veste di pilota titolare, mentre il ruolo di pilota di riserva era già stato attribuito ad un altro giovanissimo messicano, Esteban Guttierez.

Quest’ondata di “Arriba Mexico” (si pronuncia Mescico) non è affatto casuale ma collegata a quella, da tempo attesa e preannunciata, di un nuovo importante partner per la squadra elvetica: la TelMex, ovvero la compagnia telefonica sudamericana possieduta dal miliardario Carlos Slim. Dopo tanto parlare, l’affare è fatto e dal 2011 le vetture di Hinwil saranno principalmente decorate coi marchi dell’azienda messicana.

Tempo sei mesi e si comincerà a parlare di un interesse messicano per organizzare un GP nel 2013, scommettiamo?

Olé!

Pubblicato in Piloti, Squadre | Lascia un commento

Baffi punge Massa

Il Presidente Montezemolo ha ricordato verbalmente a Massa cosa la Ferrari si aspetta da lui e Carletto Baffi affonda la sua magica matita nella piaga…

Pubblicato in Piloti | Lascia un commento