30 anni fa, scompariva un grande

Serata in omaggio a Patrick Depailler in Francia...

Era un caldo giorno d’estate. Il 1 agosto 1980 fu un giorno tristissimo per la Formula perché nel corso di una giornata di prove private sul vecchio circuito di Hockenheim, che ancora aveva i suoi lunghi rettifili all’interno della vicina foresta, un improvviso incidente falciò la vita del francese Patrick Depailler. Erano gli anni delle wing-car, le esasperate F1 ad effetto suolo, e sull’Alfa Romeo del francese una minigonna laterale restò bloccata in posizione alta. Cioé non sigillava più, come avrebbe dovuto, il tunnel sotto una pancia provocando un netto calo della portata aerodinamica. In rettifilo a piena velocità, Depailler non poteva accorgesene, ma arrivando alla Ost-Kurve il deficit d’aderenza provocò il sottosterzo e l’uscita violentissima di strada della sua monoposto. L’impatto contro il guard-rail fu fatale al pilota che perì sul colpo. Quell’incidente evidenziò un grave rischio di quelle soluzioni aerodinamiche e provocò una prima reazione del potere sportivo che, di li a poco, vietò le pericolose minigonne in F1. Poi, sarebbe arrivato anche il veto delle vetture ad effetto suolo. Almeno in quei termini, con l’imposizione del cosiddetto fondo piatto, poi diventato nel tempo fondo scalinato.

Patrick Depailler nell'abitacolo della famosa Tyrrell P034 a sei ruote

Patrick Depailler era nato il 9 agosto 1944 a Clermont-Ferrand (la città della Michelin) ed avrebbe quindi compiuto 36 anni 8 giorni dopo qul fatale incidente. Aveva esordito in F1 nel 1972, come terzo pilota della Tyrrell, grazie al sostegno dello sponsor Elf. Venne poi promosso titolare nel 1974 per succedere allo scomparso François Cevert. Ha disputato 95 Gran Premi correndo per tre sole squadre: Tyrrell, Ligier ed Alfa Romeo. Nel corso della sua carriera ha conquistato due vittorie (Monaco 1978 con una Tyrrell-Ford e Spagna 1979 con una Ligier-Ford) una pole position (Svezia 1974 con Tyrrell-Ford). Nel 1979, con la Ligier-Ford aveva iniziato molto brillantemente la stagione, vincendo appunto il quinto GP in Spagna, ed era un candidato alla lotta per il titolo (assieme al compagno di squadra Jacques Laffite) se non ché un incidente di deltaplano lo allontanò dalle corse proprio alla vigilia del GP di Francia.

Uomo molto brillante ed alla mano, aveva origini relativamente modeste: era figlio di Marcel Depailler, architetto cui si deve tra l’altro il progetto dell’Università di Clermont-Ferrand. Aveva corso anche in moto prima di dedicarsi alle auto. Le sue spoglie riposano, oggi, nel cimitero francese di Crévant-Laveine.

Informazioni su Paolo Bombara

Il mio primo GP? Nel 1982. Negli ultimi 19 anni, ho assistito ad oltre 350 GP come inviato speciale per diverse testate. Una vita in F1 !
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